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La versione qui presentata del più noto testo taoista, Il libro della virtù e della via (Te-tao-ching), attribuito a Lao-tzu, è la prima, in Occidente, a esser compiuta sul manoscritto più antico, per molti aspetti diverso da quello tradizionale, ritrovato vent'anni or sono nel corso degli scavi archeologici di Ma-wang-tui. Si è di fronte a una scoperta, più che a una rilettura, di quest'opera che proietta intense suggestioni anche sul nostro mondo, e il cui significato può intuirsi solo nei percorsi del paradosso. Perché il Tao, il primo principio creatore dei diecimila esseri, tra cui l'uomo, che compongono l'universo, non può essere definito. In esso si armonizzano tutte le antinomie: principio maschile e femminile, luce e tenebre, forza e debolezza.